L'ingegnere polacco accusato di "strangolare" la Torre

Chiediamo tutti a gran voce
"Licenziate Jamiolkowski"


Servizio di
Virgilio Barachini

Il prossimo 7 gennaio ricorrono sei anni dalla chiusura della Torre di Pisa e ciò che l'ing. Piero Pierotti allora scrisse in un volumetto intitolato "Come far cadere la Torre di Pisa" mi sembra più che mai vero: "La situazione è oscurissima: quello che si doveva fare non è stato fatto, mentre il ministero dei lavori pubblici sembra voler fare a tutti i costi ciò che probabilmente non serve fare. Benché non si sia risparmiato in allarmismo non è stato fatto niente per ovviare a un'eventuale emergenza...150 anni di interessamento hanno avuto una direzione pressoché unica: ideare, progettare, perfino applicare sistemi scientifici per fare lo sgambetto alla Torre. Il diluvio di miliardi che si annunciava va ancora in quella direzione".

Chiunque (pisano o turista) oggi ha la ventura di passare per piazza dei Miracoli ha una stretta al cuore! Il meraviglioso campanile, famoso in tutto il mondo, è come un moribondo in mano a medici che non sanno più (ma forse non l'hanno mai saputo) cosa fare per uscire da una situazione che è diventata disperata. Sono quattro anni che l'équipe dell'ingegnere polacco Jamiolkowski tenta dl consolidare la nostra Torre, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti: una montagna di piombo e di massi di cemento, buche ovunque e tubi infilati dappertutto, cavi di acciaio che, come corda dell'impiccato, strangolano il manumento. Tutto questo inutile e dannoso scempio in cambio di decine di miliardi che non bastano mai, come un pozzo senza fondo! I responsabili di ciò minimizzano la gravità della situazione, e questo comportamento è più che comprensibile. Quello che invece mi sembra preoccupante è l'atteggiamento dei pisani in cui non vedo adeguata coscienza di ciò che potrebbe accadere da un momento all'altro, come dimostra l'improvviso cedimento avvenuto nel settembre scorso.

Non capisco perché, dopo i risultati che possiamo vedere, è stato rinnovato l'incarico alI'ing. Jamiolkowski. Credo che in Italia vi siano ingegneri e uomini di ingegno (come quel tecnico che ha proposto una soluzione banalmente logica: asportare la terra sotto la sezione in contropendenza facendo così abbassare molto lentamente quella parte della torre per diminuire l'inclinazione) che niente hanno da invidiare ai colleghi polacchi, inglesi, tedeschi o americani. Perciò, poiché sono un campanilista (nel senso di difensore del campanile) ritengo sia venuto il momento da parte di tutti i pisani (sindaco in testa) di chiedere a gran voce il "licenziamento" del polacco... certamente ogni altro ingegnere non potrà fare peggio di lui!




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