Il monumento sta bene e i soldi ora ci sono,
ma i tempi comunque saranno lunghi. Nuova imbracatura

Torre, si riparte dopo un anno



PISA - Il cantiere di lavoro sotto la Torre riaprirà a ottobre, dopo un anno di blocco. Lo hanno detto i portavoce del comitato degli esperti riunito per due giorni presso l'Opera della Primaziale. "Purtroppo - ha detto il prof. Roberto Di Stefano, delegato assieme al prof. Luca Sanpaolesi ai rapporti con la stampa dal presidente Jamiolkowski - si è perso un anno per via dei ritardi per l'approvazione della nuova legge. Oggi per fortuna c'è un referente locale, la Prefettura di Pisa, che si è attivata bene, ma occorre ancora un po' di tempo per avviare le pratiche burocratiche per ripartire con i lavori". Se da una parte la Torre sta bene ("Il monumento per fortuna ha fermato la sua pendenza, ha detto il prof. Sanpaolesi"), la commissione dei "saggi", al termine dei due giorni di lavoro ha discusso il programma di intervento. "Intanto - ha detto il prof. Di Stefano - dovrà essere costruita un opera di presidio, costituita da una strallatura della Torre (una specie di imbracatura), in modo da tenerla sotto controllo durante l'esecuzione dei lavori veri e propri che consistono nella operazione di sottoescavazione attraverso una subsidenza controllata (o cedimento pilotato del terreno) e la creazione di dieci ancoraggi profondi". "Ma prima di partire coi lavori - ha precisato il prof. Di Stefano - occorre partire con altri sondaggi del terreno per fare un calcolo preciso sui modi di intervento". Alla precisa domanda se partiranno prima gli ancoraggi dell'escavazione, come ventilato alcuni mesi fa dal presidente del comitato Michele Jamiolkowski, i due portavoce hanno detto che "per ora non è stato deciso niente". Una cosa è certa: il comitato ora teme più le pastoie burocratiche che i finanziamenti. "I soldi ci sono - ha detto l'ing. Di Stefano - quello che ci preoccupa è ripartire con tutto l'iter dei lavori. Una grossa mano ce la sta dando la Prefettura, attraverso lo stesso prefetto e il funzionario incaricato dottoressa Giannini, che si sta muovendo con grande interesse e competenza. Speriamo di rinnovare la convenzione con l'impresa incaricata dei lavori entro i primi di ottobre, quando ci riuniremo di nuovo presso l'Opera della Primaziale». Nel corso dei lavori è stato ricordato uno dei membri del comitato, il belga Raymond Lemaire, ordinario di storia dell'architettura all'Università di Louvain, deceduto il 13 agosto e non ancora sostituito, che è stato molto attivo soprattutto nei rapporti con l'Unesco. La prossima riunione del comitato si terrà il 6 e 7 ottobre, durante la quale dovrebbe essere reso noto il nome dell'esperto che subentrerà a Lemaire. "Purtroppo la presenza degli esperti stranieri si è molto assottigliata, anche dopo la scomparsa del prof. Leonards", ha detto il prof. Sanpaolesi. (m.b.)


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