Pisa Online - tour della magnifica città della Torre Pendente Rassegna stampa sui lavori alla Torre di Pisa dal 1995 ad oggi
News about the Leaning Tower of Pisa since 1995

 

Pisa. Cavi d'acciaio lunghi 100 metri
Cominciano i lavori per ancorare la Torre

Ottimismo per il campanile che dal '95 non si muove più

Dal 1990 è vietata al pubblico, in questo tempo è stato tutto un aprire e chiudere i cantieri
Una "novena" tra interventi a singhiozzo e burocrazia


La Torre è stata chiusa il 7 gennaio 1990. Dopo qualche mese è stato nominato il comitato presieduto da Michele Jamiolkowski, professore al Politecnico di Torino. Il primo lavoro in quell'anno è stata la cerchiatura del primo anello: i cavi sono ancora al loro posto. Ma il lavoro degli esperti è andato avanti a singhiozzo poiché la loro carica veniva rinnovata a colpi di decreti legge di tre mesi in tre mesi. Problemi burocratici che hanno rallentato l'attività e il lavoro nei cantieri. Ora, questi problemi sono stati risolti grazie all'interessamento di Walter Veltroni ministro ai Beni Culturali, che ha raccolto le preoccupazioni del sindaco di Pisa, Piero Floriani, e dell'onorevole Mauro Paissan.
In questi otto anni, sono stati eseguiti diversi lavori.
Nel 1993 alla base della Torre sono stati collocati dei panettoni di piombo per fare da contrappeso alla pendenza. I pesi sono stati aggiunti di volta in volta fino a raggiungere le 900 tonnellate nel 1995.

Ma il 5 settembre proprio del 1995 la Torre faceva registrare improvvisamente un'inclinazione di tre centimetri. Di conseguenza veniva tolta dalla base della Torre un conglomerato di calvestruzzo. Da quel periodo fino ad oggi, la Torre è stata stabile. In questi anni, sono stati eseguiti anche esperimenti con "iniezioni" di azoto liquido nel terreno, ma che non hanno dato i risultati sperati. Ora, partiranno i progetti di consolidamento che prevedono la sottoescavazione e la relativa strallatura.
La data di nascita della Torre risale al 9 agosto 1175. Il progetto per la costruzione della Torre e universalmente attribuito a Bonanno Pisano secondo le affermazioni fatte dal Vasari nel '500.
Il primo documento che parla di misurazioni, infatti, risalente al 1298, non esprime particolari timori.
In base a fatti approssimativi, la pendenza del campanile intorno al 1360 doveva essere di metri 1,63 per tutta la sua altezza. Da allora risulta difficile individuare il periodo in cui l'inclinazione aumentò: essa continuò a crescere ma lentamente e in modo non uniforme.
Si sa con certezza che nel 1817 lo strapiombo, per tutta l'altezza, era salito a metri 0,83: in cinque secoli, 3,20 metri di spostamento.
Il Vasari nel 1550 dette per primo un'indicazione della pendenza: 6 braccia e mezzo, pari a metri 3,77. Gli architetti inglesi Cresy e Taylor, nel 1817, effettuarono le prime rilevazioni certe, essendo stati indicati con precisione i punti di riferimento: 4,75 metri di strapiombo, cioè di inclinazione. Le misurazioni che risalgono al maggio 1992 danno metri 5,20 circa di spostamento laterale dalla sommità dell'asse della verticale.


Due cavi d'acciaio abbracceranno il monumento, poi si comincierà a scavare sotto

Torre, 300 anni di stabilità
A Pisa partono i nuovi lavori di consolidamento


di Giovanni Parlato

I lavori di consolidamento alla Torre dovrebbero garantire al celebre monumento una stabilità per i prossimi 250-300 anni e 1'inclinazione del campanile dovrebbe essere ridotta di 60 centimentti. Questi sono gli obbiettivi scientifici che il Comitato internazionale per la salvezza del monumento vuole raggiungere. Lo ha detto chiaramente, il prof. Michele Jamiolkowsh, presidente del Comitato, alla fine della riunione che si è svolta ieri mattina nella sede dell'opera della Primaziale.
Per raggingere questi ambiziosi obbiettivi, tra breve si procederà ad un test preliminare di sottoescavazione che secondo alcuni complessi studi matematici e geologici, dovrebbe portare ad una riduzione dell'inclinazione della Torre tra i 6 e gli 8 millimetri. Ai primi di novembre si dovrebbe avere la verifica. Se il monumento non farà il biricchino e risponderà bene alle aspettative, gli scienziati daranno via libera alla sottoescavazione definitiva che durerà un anno. La sottoescavazione non è altro che l'asportazione di terreno sotto il lato nord del campanile.
Per lavorare in sicurezza il comitato ha programmato l'operazione-strallatura che inizierà a metà novembre: vedremo la Torre spettacolarmente abbracciata da due cavi d'acciaio lunghi cento metri. Questi cavi saranno ancorati a terra, dietro l'edificio della Primaziale, e gireranno intorno al secondo loggiato del campanile. Vedremo i cavi estendersi proprio sopra il tetto della Primaziale.
E se la sottoescavazione non funziona? Alla domanda iettatrice, il prof. Jamiolkowski risponde con un sorriso di estrema fiducia nel programma del Comitato. "Ovviamente - ha risposto sinteticamente - speriamo che il progetto funzioni". Ma, esiste una carta di riserva ed è l'installazione di dieci ancoraggi sotterranei.
L'ottimismo che il progetto funzioni deriva dal fatto che da ottobre 1995, la Torre sta benone: è ben salda e ben stabile. Ma il comitato non rinuncia alla prudenza, a muoversi con cautela in un ambiente naturale - è il caso di dire - pieno d'insidie. Infatti, tutto il terreno su cui poggia piazza dei Miracoli subisce un fenomeno di subsidenza. In parole più semplici, ciò significa che il terreno cede sotto il peso dei monumenti. La causa è provocata da una falda superficiale. "Stiamo studiando un sistema - ha affermato Jamiolkowski - per rendere la falda superficiale meno oscillante". Ma non è tutto. Il comitato sta anche progettando la "solidarizzazione del catino Plinto", che significa rendere più stabile il terreno proprio sotto la Torre. Lavori, quest'ultimi, che saranno realizzati dopo la sottoescavazione.
Grandi lavori che esigono anche ingenti finanziamenti ed una continuità nelle persone che progettano gli interventi. Sotto questo profilo, le notizie sono buone.
Il governo ha mandato avanti speditamente il disegno di legge che prolunga anche per il prossimo anno l'attività del Comitato internazionale per la salvezza della Torre. E' stato approvato dalla commissione cultura del Senato e ora approda alla Camera per l'approvazione definitiva. "Sono soddisfatto - ha commentato il presidente del Comitato - poiché questo assicura la necessaria continuità". E Jamiolkowski ha aggiunto che sia il ministero dei Beni Ambientali che il ministero dei Lavori Pubblici hanno chiesto di essere informati dei lavori di consolidamento. Ancora non si sa bene se le commissioni dei due ministeri verranno a Pisa o sarà il Comitato a spostarsi a Roma. Intanto, ieri era a Pisa un rappresentante dell'Unione Europea per verificare la possibilità di un finanziamento finalizzato ad un "restauro materico", cioè dei marmi della Torre.
Per il 1999, dall'Unione Europea arriveranno, per questo scopo, 150 milioni e l'Italia ne aggiungerà altrettanti. E una cifra modesta ma che in futuro potrebbe diventare più consistente.
Il Comitato (che si riunirà i prossimi 2 e 3 novembre e poi 1'11 e il 12 dicembre) ha già fissato le date di un importante convegno internazionale su quanto eseguito per salvare e stabilizzare la Torre. Ci saranno i massimi studiosi provenienti da tutti i Paesi, dovrebbe essere finanziato dalla Regione toscana e dalle istituzioni locali con il possibile patrocinio dell'Unesco.
L'appuntamento è dal 12 al 14 aprile 1999. Sarà un'occasione per far conoscere al mondo quanto è stato fatto per la Torre in maniera programmata e attraverso tappe sperimentali. Ieri erano lontani, molto lontani i giorni del mese di agosto scorso quando progetti fantascientifici si sommavano l'uno all'altro come quel giapponese che voleva raddrizzare la Torre con un effetto ottico: bastava un'illusione capace di far pendere piazza del Miracoli e il campanile sarebbe diventato, miracolo!, dritto dritto.

 

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