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Pisa:
Folklore: Gioco del Ponte |
GIOCO DEL PONTE
26 Giugno
Il Gioco del Ponte
è una manifestazione storico rievocativa che si
articola in due momenti distinti ma altrettanto
significativi: il Corteo Storico sui Lungarni, una
sorta di parata militare assai imponente, e la
battaglia, ambientata sul Ponte di Mezzo, ove le
squadre dei quartieri appartenenti alle due fazioni
cittadine rivali danno prova della rispettiva
potenza fisica, in un’atmosfera agonisticamente
avvincente.
Alcune fonti vogliono far risalire le origini del
Gioco all’antichità classica. Non risultando certe
tali ipotesi, si ritiene che abbia avuto origine
dalla trasformazione locale del Gioco del Mazzascudo,
che, dall’undicesimo al tredicesimo secolo veniva
giocato come una battaglia simulata nell’antica
Piazza degli Anziani, oggi dei Cavalieri. |
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Il Mazzascudo
si effettuava tra singoli giocatori,
equipaggiati con corazze, mazze e scudi. Nel
giorno finale gli scontri individuali lasciavano
posto ad una battaglia generale con i
combattenti suddivisi in due schiere “del Gallo”
e “della Gazza”.
La prima edizione del Gioco del Ponte conosciuta
e certa porta la data del 22 febbraio 1568. Il
Ponte, sede della Battaglia, era il Ponte
Vecchio, corrispondente all’attuale Ponte di
Mezzo, e scopo dello scontro era la conquista di
una parte o di tutta la metà occupata dalla
fazione avversaria. I giocatori di Tramontana e
Mezzogiorno, erano suddivisi in squadre, di
numero variabile, composte ciascuna da 50 o 60
soldati. Ogni squadra si distingueva per propri
colori ed insegne. |
I protagonisti
della Lotta, basata sullo scontro fisico
diretto, erano equipaggiati con armatura,
elmetto detto “morione” e "targone", una sorta
di scudo in legno di tiglio o di pioppo –
lungo oltre un metro e pesante più di due
chili e mezzo – oblungo ed asimmetrico, con le
estremità arrotondate, adoperato alquanto
impropriamente anche come arma d’offesa. La
violenza della lotta ha costituito una
caratteristica costante di questi scontri. Il
desiderio di autonomia dalla dominazione
fiorentina, e l’esasperarsi dell’agonismo sul
Ponte, resero il Gioco del Ponte poco gradito
a Pietro Leopoldo, tanto che, dopo l’edizione
del 1785, non concesse più il permesso di
effettuare la Battaglia, che conoscerà così un
periodo di interruzione fino al 1807, unica
edizione del XIX secolo.
Dopo un’interruzione di 128 anni, il Gioco
rivive nell’era moderna, nel 1935, con le
stesse modalità delle edizioni storiche. Nel
dopoguerra, per evitare lo scontro diretto, fu
ideato un mezzo meccanico, un “carrello”
scorrevole su rotaia, sul quale viene
esercitata la spinta dei combattenti. |
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La
manifestazione si svolge per consuetudine
l’ultima domenica di giugno e prevede, prima del
combattimento, il Corteo Storico con i suoi 709
figuranti. Le truppe di Tramontana e di
Mezzogiorno sfilano in ordine separato (dando
vita a due cortei distinti, di 314 figuranti
ciascuno), ma contemporaneamente, sui quattro
Lungarni contigui al Ponte di Mezzo, in senso
antiorario; è presente anche un terzo corteo,
quello dei Giudici, di 81 elementi.
Notevole è l’effetto scenico dei costumi di
foggia spagnola tardo cinquecentesca indossati
dai figuranti, realizzati in occasione
dell’edizione del 1935, sulla base dei bozzetti
disegnati dal critico d’arte Fortunato Bellonzi,
ispiratosi a stampe d'epoca medicea. |
L’intensità
dello sforzo profuso dai venti componenti di
ogni squadra, tutti di eccezionale stazza
fisica, è impressionante. Vale ancora l’antico
principio che assegna la vittoria alla squadra
che rimane padrona del Ponte, spingendo carrello
ed avversari all’estremità opposta della rotaia
di scorrimento. |
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Durante il
combattimento s'avvicendano le squadre di
Tramontana, rappresentanti le rispettive
Magistrature (Santa Maria, San Francesco, San
Michele, Mattaccini, Calci e Satiri) contro
quelle di Mezzogiorno (Sant’Antonio, San
Martino, San Marco, Leoni, Dragoni e Delfini).
Prevale la Parte che s'aggiudica più vittorie
parziali. In caso di parità (tre vittorie
parziali per parte) si procedeva, fino al
1996, ad uno scontro decisivo fra due
selezioni dei migliori combattenti dei due
schieramenti. Dall’edizione del 1997 a quella
del 2000 è stato riconosciuto il risultato di
parità, abolendo così lo spareggio.
Nell'edizione 2001 è stata introdotta una
novità: l'accorpamento di due squadre per
parte, con conseguente riduzione degli scontri
da sei a cinque. Dall'edizione 2002 è stato
previsto l'accorpamento di tre squadre per
Parte che si affrontano in tre combattimenti.
Nell'edizione 2004 si torna a cinque
combattimenti. |
Testi: archivio Ufficio Turismo
Fotografie di Renato Sandrini
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Gioco del ponte: Bandiera Mattaccini |

Gioco del ponte: Bandiera Sant'Antonio
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Gioco del
ponte: Bandiera Satiri |

Gioco del ponte: Bandiera San Francesco |

Gioco del ponte: Bandiera Santa Maria |

Gioco del
ponte: combattenti San Francesco |
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Gioco del
ponte: Bandiera San Martino |
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Gioco del
ponte: Bandiera San Michele |
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Gioco del
ponte: bandiera di Calci
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Gioco del
ponte: Bandiera Leoni |
Gioco del
ponte: Targone |
Gioco del
ponte: combattenti San Michele |
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folklore: gioco del
ponte |
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