Allestito nei locali che originariamente erano le
Sacrestie della Cattedrale dei Santi Maria e
Genesio, il museo fu realizzato dal vescovo Felice
Beccaro nel 1966. Conserva opere di arte sacra
provenienti dalla Cattedrale, dalle parrocchie dei
dintorni e dalle Diocesi.
La raccolta comprende
arredi liturgici, reperti scultorei e dipinti. Tra
le opere di maggior pregio, la Santa Caterina
d'Alessandria, frammento di un più ampio
polittico di Jacopo di Cione (1365-70 ca), il San
Girolamo opera di Cenni di Francesco (1411), il
busto in terracotta che raffigura il Redentore
del Verrocchio.
Nella seconda sala sono esposti
i 21 bacini ceramici con motivi geometrici e zoomorfi di manifattura africana databili all'ultimo
quarto del XII secolo.
Il percorso prosegue con
opere databili dal XVI al XVIII secolo per arrivare
alla quarta sala che conserva l'austero Ecce Homo,
tavola di piccolo formato attribuita a Domenico
Cresti detto il Passignano (1559-1644).
Infine,
l'ultima sala che espone il bronzetto per la pala
d'altare della chiesa del SS. Crocifisso che
raffigura La morte di S. Giuseppe datata 1736
ad opera di Giovanni Antonio Pucci (1679-1736).
|